Chiaro Scuro di Danilo Chirico

06.10.2017

E' uno dei libri che ho letto quest'estate. Sono stata molto felice di avere tra le mani questo libro ed e' stata per me un'emozione pagina dopo pagina.

I personaggi di cui si narra nel libro saranno pure inventati, i riferimenti saranno anche casuali, ma la storia e' assolutamente rapportabile alla realta'.

Le azioni, le persecuzioni mentali, i ragionamenti, i racconti ed i ricordi non sono affatto lontani da quella che e' la situazione attuale.

Tratta di 'ndrangheta e di come sia forte il contesto in cui le 'ndrine sono cresciute e si siano rafforzate, moltiplicando all'ennesima potenza il loro potere su ogni maglia dello stato. E non c'e' da discutere su quanto questo sia un dato certo.

Nel districarsi della storia l'autore, Danilo Chirico, ragazzo di Reggio Calabria classe '77, parte da quelle che sono le origini di tanti figli di Calabria piu' o meno suoi (e miei) coetanei, i quarantenni di oggi.

Fa in modo che si possa entrare nella dimensione del protagonista, un giovane magistrato che contro la 'ndrangheta aveva indagato, indagava, era conosciuto in procura per essere integerrimo e mai corruttibile, tanto che gestiva insieme ad una valida collega anche una delle poche "pentite" di 'ndrangheta (anche se da pentirsi quella poveretta aveva poco se non l'aver contratto matrimonio con un esponente di una delle famiglie piu' potenti).

Facilmente l'autore riesce a rappresentare come un giovane magistrato di belle speranze e libero si ritrovi in pochissimo tempo implicato fino al collo in un gioco di potere che lo insegue o lo annientera', sopratutto psicologicamente.

Quel che mi ha colpita maggiormente oltre allo stile romanzato che ti porta a leggere pagina dopo pagina con la voglia di capire e di arrivare alla fine, passando per le piu' svariate emozioni, e' come Danilo (l'autore) abbia espresso semplicemente, attraverso dialoghi e racconti tra i protagonisti, anche il mio sentire. Mi e' sembrato a volte che raccontasse la mia infanzia e parlando degli sforzi che i genitori degli anni '80 hanno fatto per far crescere i propri figli in ambienti lontani dalla realta' cattiva e brutale, sembra parlasse dei miei.

Ho adorato questo libro, credo che lo rileggero' anche se, arrivando alla fine, un po' l'ho odiato.

Lo consiglio perchè seppure è crudo, può rientrare nel genere "inchiesta/cronaca/realtà" più di tanti altri.

Edizione Bompiani

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