Veronica Galletta

22.06.2025

Un viaggio tra le sue pagine

Ho incontrato Veronica Galletta per la prima volta tra le pagine di Pelleossa, pubblicato nell'ottobre 2023 da minimum fax. Ho comprato il libro a Roma, durante Più libri più liberi, dove ho avuto anche l'occasione di conoscere l'autrice di persona. L'ho letto in pochi giorni, e ne ho parlato qui sul blog, perché quella storia mi ha colpita profondamente.

Mi sono innamorata di Paolino Rasura e delle sue fragilità, di Filippu e del suo sguardo sull'arte e sulla vita, di Zù 'Ntoni, figura imponente e tenera insieme. Ma ciò che più mi ha colpita è stata la costruzione del romanzo: un intreccio di storie dense di senso, in cui il territorio, la memoria e la crescita diventano protagonisti, raccontati con un linguaggio accessibile e autentico.

Quando una voce narrativa mi colpisce così tanto, sento il bisogno di andare oltre. Così ho recuperato anche i suoi libri precedenti: Le isole di Norman (Italo Svevo Edizioni, 2020), che ha vinto il Premio Campiello Opera Prima, e Nina sull'argine (minimum fax, 2021), finalista al Premio Strega. Leggendoli, ho scoperto una voce unica, sempre riconoscibile.

Se in Pelleossa il linguaggio può sembrare influenzato dal dialetto, negli altri romanzi si capisce quanto la scelta linguistica sia funzionale alla storia, al tempo e al luogo. Il modo in cui parlano i personaggi è parte integrante della narrazione: non solo raccontano, ma sono il racconto.

Ho avuto il privilegio di ospitare Veronica Galletta con Quid in due diverse occasioni, per parlare con lei sia di Pelleossa che di Malotempo, pubblicato quest'anno sempre da Minimum Fax. I due romanzi sono legati: condividono lo stesso protagonista, Paolo Rasura, e lo stesso luogo, Santafarra. Tuttavia, si svolgono in momenti storici diversi e affrontano temi differenti. Si possono leggere indipendentemente, ma il mio consiglio è di leggerli tutti, anche quelli precedenti. Tutti.

Perchè Veronica Galletta è una scrittrice con una voce inconfondibile. Pur ispirandosi ad altri autori, ha trovato un suo accento distintivo. Lo si riconosce nella costruzione dei testi, nella cura delle parole, nei personaggi vividi e nell'uso potente delle immagini e dell'immaginazione. Ogni suo libro ha un'identità precisa, unica. Nessuno somiglia all'altro, ma tutti lasciano il segno.

Conoscerla e ascoltarla arricchisce ancora di più il valore di ciò che si legge. Veronica Galletta ha la rara capacità di portare nel dialogo la stessa profondità, precisione e umanità che troviamo nei suoi romanzi. 

Incontrarla dal vivo, ascoltare le sue parole, aggiunge senso e spessore alla lettura, come se le pagine si illuminassero di nuove sfumature.

https://www.instagram.com/raccontarerosi/