
	La nuotatrice notturna di Adrian Bravi
			            
"Quando Jacopo Bordignola quella mattina sentì squillare il telefono e dall'altro capo una donna che non conosceva, ma che gli diceva di chiamarsi Ingrid, gli comunicò che la notte prima suo padre era morto annegato in un fiume, in un punto, specificò con voce accorata, in cui le acque ristagnano e diventano impraticabili, la prima cosa che pensò di fare fu di andare a prendere l'armonica che proprio suo padre gli aveva regalato in un tempo ormai lontano."
Una notizia forte quella che dà inizio a questa storia, notizia intorno alla quale si svolge tutto il romanzo.
E' la storia di Jacopo Bordignola, un quarantenne goffo e impacciato per via della mole che definisce il suo corpo; lavora al Santa Maria dei Canti, il cimitero del suo paese e lì sistema le tombe, taglia la siepe, assiste ai funerali, parla con i morti a volte, immagina la loro vita, osserva le persone che li vanno a trovare. Aiuta Quinto, suo amico, veterano in quel lavoro che lo supporta e non poco.
E' la storia di suo padre Pietro che non vede da molto tempo, da quando sulla porta della loro casa lo ha salutato lasciandogli in regalo la sua armonica e la raccomandazione di fare attenzione a sua madre. Poi è salito su una Citroën Due Cavalli arancione, in cui lo aspettavano un uomo alla guida e due o tre donne sedute dietro, e non si sono più incontrati. Qualche cartolina sporadica arrivata da località in giro per il mondo e poi più nulla.
E' la storia di Mina, giovane madre, abbandonata dal padre di suo figlio una mattina sulla porta di casa. Dovrà sopportare i rimproveri dei suoi genitori che le rinfacceranno la scelta di stare con Pietro "quell'irresponsabile, .. quell'imbecille.. quell'incosciente e mascalzone" che ha lasciato la sua famiglia per seguire i propri capricci; crescerà il bambino da sola, fino a quando non sposerà Simone il turco, bidello nella scuola che frequenta Jacopo e con il quale avrà due gemelle monozigote, che diventeranno la gioia della famiglia.
Adrian Bravi ha raccontato con semplicità queste storie rendendole un unicum che colpisce e che apre a molte riflessioni sui temi che affronta: la morte, il commiato e i traumi che porta con sè, l'eredità morale e le verità nascoste, la ricerca dell'identità e i rapporti genitori - figli.
Entrare nelle pagine di Adrian Bravi equivale a immergersi in forti suggestioni dalle quali è difficile separarsi. Pagina dopo pagina chi legge ha fame di sapere, di capire cosa è accaduto, di scoprire la verità fino in fondo.
Per tutta la lettura e anche dopo, avremo a cuore Jacopo, che compie un viaggio mentale, oltre che fisico - si reca a Rio Salgueiro insieme a Quinto. E' un ragazzo semplice, con una vita tranquilla, un lavoro in luogo così particolare che lo induce, per forza di cose, a riflettere sul senso della vita. Lui, che per estraniarsi dal mondo interpreta a suo modo il balletto di Michael Jackson in Billie Jean tentando con il suo quintale di fare il moonwalk, scopre la verità sulla vita del padre, così lontana da ciò che avrebbe mai potuto immaginare. Eppure Jacopo accoglie tutte le notizie che gli arrivano affrontandole con una tale chiarezza e - forse con un filo di sollievo - che alla chiusura del libro lo si vorrebbe abbracciare.
Ma questo autore sa come far concentrare il lettore anche sugli altri personaggi, che non sono un contorno, ma co-protagonisti, con i loro sentimenti espressi, i loro disagi dichiarati e il loro dolore palese.
Quinto colpisce per il suo essere schietto, il lavoro al cimitero lo fa essere diretto e senza esitazioni, "inumazione, esumazione, tumulazione ed estumulazione" sono le quattro parole chiave che usa per descriverlo, parole e gesti essenziali che fanno svenire Ramiro, il nuovo aiutante. Ma Quinto è anche capace di consolare Jacopo nel momento giusto, di stargli a fianco quando deve approfondire la storia del padre, lasciandogli il tempo per comprendere il senso delle cose.
E poi Mina, tenace e coraggiosa, madre che preserva il figlio da tensioni e pensieri a cui non lo considerava pronto.. per poi arrivare ad una parte finale, un flusso di coscienza, di sentimenti e di parole che bisogna leggere, per sentire tutta la tensione letteraria che questo autore sa esprimere in maniera forte, precisa e davvero sostanziale.
Non manca nella scrittura di Adrian Bravi la capacità di condurci in luoghi inventati ma pieni di fascino seppur luoghi di commiato; così come il Santa Maria dei Canti anche il Rio Salgueiro lo è. Eppure c'è un momento in cui "guarderemo" le acque scorrere e sembrerà di essere lì, seduti su una panchina insieme a Jacopo. Non manca la propensione al realismo magico che si fonde in maniera precisa con le vicende raccontate e dona serenità, risolve, consola. Sa bene come trasferire una visione e donarle simboli e significato.
La scrittura di Bravi è precisa, le parole usate - anche quando inserisce termini inventati o riferiti al linguaggio parlato - non sono messe a caso, descrivono quel che devono senza forzare e senza perdere il senso della storia.

Adrian N. Bravi è nato a Buenos Aires nel 1963 e vive a Recanati. Scrittore e traduttore, ha pubblicato numerosi romanzi, di cui ho letto L'albero e la vacca, L'idioma di Casilda Moreira e Verde Eldorado (<- ne ho parlato in un video sui social). Nel 2024 ha pubblicato Adelaida, storia tra la biografia e il racconto personale che l'autore ha voluto dedicare ad Adelaida Gigli, con il quale è stato inserito nella dozzina del Premio Strega. La nuotatrice notturna è il suo ultimo libro, appena pubblicato dalla casa editrice Nutrimenti.
Ho imparato ad apprezzare questo autore con la lettura di Adelaida, che tra tutti i suoi è l'unico libro in cui racconta un personaggio realmente esistito, che ha conosciuto e stimato. Tutti gli altri libri raccontano storie d'invenzione ma con temi reali, forti, sentiti; stile che preferisce come ha ammesso a Giulianova durante una presentazione organizzata con Quid. Dopo aver letto Adelaida ho voluto approfondire e leggere altre sue pubblicazioni e continuerò certamente a recuperare i suoi libri. Una volta trovata una penna come quella di Adrian N. Bravi è impossibile abbandonarla.
Le sue storie hanno tutte un indirizzo: indagano il comportamento delle persone davanti a imprevisti della vita, quelli che costringono a deviare, a interrogarsi, a crescere.
E il 2 novembre avrò l'onore di dialogare con lui, qui a Giulianova, per la presentazione de La nuotatrice notturna organizzata da Quid. Vi racconterò tutto.


