Valentina Di Ludovico

07.11.2025

Ho avuto il privilegio di presentare Asimmetrie dei giorni pari di Valentina Di Ludovico due volte: la prima a settembre a Teramo, nella suggestiva cornice della Biblioteca Regionale Mrlchiorre Delfico e ieri (7 novembre) a Pescara, al Fla. Due città, due platee diverse, due momenti unici, ma con un filo conduttore molto personale: la possibilità di accompagnare una amica, una persona che stimo, nel promuovere e raccontare una storia, un libro nato con dedizione e passione.

Presentare un libro così non significa solo parlarne, ma condividere un percorso, un’emozione, una fatica creativa e la bellezza della sua realizzazione. È un’esperienza che va oltre la trama: è entrare nella delicatezza dei temi trattati — la salute mentale, le fragilità, le asimmetrie della vita quotidiana — e provare a restituirne la profondità senza semplificazioni.

Entrambe le volte, accanto a me c’era Manuela Costantini, che con la sua sensibilità e presenza ha saputo trovare spunti narrativi interessanti e pieni di riflessioni.

La prima volta a Teramo, la Biblioteca sembrava accogliere ogni parola con una pazienza speciale; ieri a Pescara, al Fla, l’energia del luogo ha reso la chiacchierata viva e intensa.
Un momento che mi ha colpito particolarmente è stato ascoltare il fotografo Davide Marollo che ha realizzato l’immagine della copertina: scoprire la storia dietro quell’immagine, le scelte, le sensazioni che l’hanno guidata, ha aggiunto un ulteriore strato di profondità alla conversazione sul libro. 

Mi sono resa conto che parlare di questo libro significa creare uno spazio di ascolto e di riconoscimento, dove la salute mentale non è un argomento distante, ma un filo che ci collega tutti. Non si tratta solo di raccontare una storia: si tratta di camminare insieme a chi l’ha scritta e a chi la ascolta, rispettando la delicatezza di ogni parola e accogliendo la complessità delle emozioni che il libro riesce a evocare.

E forse è questo il senso più profondo di certi libri e di certi incontri: creare ponti tra le persone, dare voce a ciò che spesso resta taciuto, e ricordarci che anche nei giorni asimmetrici, non siamo mai davvero soli.
 

Ringrazio Valentina Di Ludovico per avermi voluta al suo fianco in queste occasioni importanti e per aver voluto condividere questo suo cammino.
Niente è mai scontato. 

Di Asimmetrie dei giorni pari avevo parlato nel post che condivido qui sotto.

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