Cafè Royal di Marco Balzano
Non avevo letto nulla di Marco Balzano finora e questo suo ultimo libro è stato un buon inizio. Cafè Royal è una lettura che vive nel presente, che fa incontrare vite ed esperienze diverse. E fa riflettere su quanto sia vero quel che lo scrittore evidenzia.
Un luogo immaginario il Cafè Royal, in una via esistente, Via Marghera a Milano, una zona elegante e vivace, piena di negozi. In quel luogo, Cafè Royal appunto, transitano molte persone, in maniera frenetica quasi, che apparentemente non hanno nulla in comune.
Vien da pensare a chissà quante vite si incrociano nei caffè: persone con i loro pensieri, i loro sogni, i loro desideri, i loro problemi. Alcune sono sedute ad un tavolino, altre passano lì davanti guardando la vetrina distrattamente, altre stanno per incontrare qualcuno. Una moltitudine di individui a cui Balzano dedica uno sguardo più attento.
Racconta le storie di persone normali, comuni, persone qualsiasi che riprendono il corso delle loro vite dopo il lockdown; un periodo che ha scardinato disillusioni, insoddisfazioni ed ha innescato tanta voglia di cambiare.
Dal medico di base che dopo i protocolli rigidi della pandemia vorrebbe più tempo per sé e rimpiange di aver seguito il ruolo che era stato del padre, alla donna che non accetta di invecchiare ed esce con le amiche mentre la figlia adolescente, un po' cinica, la osserva e sembra non approvare i comportamenti della madre. Racconti fatti in prima o in terza persona che, non sembrano avere nulla in comune, ma che hanno un filo conduttore che li lega. Un filo che parla di solitudine, di ricerca di una svolta, di ricerca di soluzioni alle proprie insoddisfazioni, anche senza crederci davvero.
"Veronica si è sposata con Paolo cinque anni fa. Prima del matrimonio era rimasta incinta, ma lui le aveva chiesto di non tenere il bambino. Ogni tanto, mentre fa la spesa o quando guida nel traffico, si ricorda ancora di quel puntino sullo schermo che la ginecologa le aveva indicato un'ultima volta durante l'ecografia. Quando era tornata a casa dall'ospedale si era fermata a guardare gli alberi dei giardini di Porta Venezia, così verdi e fitti di rami e quel fruscio di foglie le sembrava una mano che frugava la sua pancia."
Racconti che costituiscono un romanzo corale, un affresco della contemporaneità, di quel che e' inevitabile sia accaduto a molti di noi dopo una esperienza così segnante come il blocco totale di ogni attività e la chiusura in casa. E' logico essersi letti dentro, e' chiaro che in ognuno di noi qualcosa sia accaduto, che molte ferite sottopelle si siano fatte sentire. Siamo umani e pieni di fragilità.
Ecco perche' Balzano in Cafè Royal scrive qualcosa di verosimile, perche' e' impossibile a chi legge non riconoscersi, anche in una minima descrizione, in una minima azione di un personaggio che si incontra in queste pagine.
La scrittura di Balzano, seppur espressa in racconti brevi, riesce a provocare una attenzione profonda verso l'esperienza di quel personaggio di cui si sta leggendo; il ritmo non e' affatto blando ma incalzante e mette a nudo il pensiero, il dubbio, la perplessità di chi si racconta, trasferendole a chi legge, in maniera naturale.
Il racconto breve è simile ad una confessione ed è impossibile formulare un giudizio al momento. Ho avuto bisogno di arrivare al punto per farlo, racconto dopo racconto. Ho cercato di capire se condividessi quella esperienza o se mi sarei comportata in maniera diversa. Ho letto queste storie quasi come una sorta di autoanalisi e di comparazione in un esercizio di crescita e di riflessione.
E non e' cosa che accade sempre durante una lettura. L'empatia o l'analisi delle esperienze rispetto al proprio essere non e' cosa semplice da provocare!
Invece Balzano, nella semplicità del racconto ci è riuscito.
Vi e' un inganno a mio parere dietro un libro siffatto. Ad uno sguardo veloce può apparire una lettura semplice, anche accattivante, grazie alla copertina molto bella, colorata, simile a quella di un fumetto. Poi lo si apre e si incontra tanta umanità, tante similitudini e tante riflessioni.
Dimostrazione pura che l'apparenza può ingannare.
Si badi bene: non è una lettura difficile ed è una lettura per tutti. Il messaggio che viene recepito sarà soggettivo a seconda delle proprie esperienze.
Come ho scritto inizialmente, Cafè Royal è la mia prima lettura di Marco Balzano e leggendo la sua biografia capisco quanto maledettamente io sia indietro nella conoscenza di questo scrittore. Ne ho da recuperare eh!
Marco Balzano è milanese, classe '78, è docente di lettere, insegna scrittura alla Scuola Belleville di Milano e collabora con le pagine culturali del Corriere della Sera. Si è laureato con una tesi su Giacomo Leopardi, ha vinto il Premio del Centro Nazionale di Studi Leopardiani. Ha esordito nel 2007 con una raccolta di poesie Particolari in controsenso (Ed. Lieto Colle). Il suo primo romanzo è stato pubblicato nel 2010 Il figlio del figlio (Avagliano). Prosegue con Pronti a tutte le partenze (Sellerio, 2014) si aggiudica il Premio Flaiano per la Narrativa. Nell'anno successivo, sempre per i tipi di Sellerio, pubblica il suo terzo romanzo, L'ultimo arrivato con il quale si aggiudica l'edizione 2015 del Premio Campiello e viene tradotto in Francia, Germania, Olanda e Spagna.
Nel 2018 pubblica Resto qui con Einaudi, si classifica secondo al Premio Strega, vince molti premi, tra cui il Premio Mario Rigoni Stern e il Premio Bagutta. Viene tradotto in Francia, dove vince il Prix Méditerranée, in Germania, dove vende in pochi mesi centomila copie, e in altri ventotto paesi. Nel 2019 pubblica Le parole sono importanti, un saggio divulgativo sull'etimologia e la storia delle parole, in cui l'autore analizza dieci vocaboli di uso comune che politica, pubblicità e media alterano o semplificano. Nel 2021, sempre per Einaudi, esce il suo quinto romanzo, Quando tornerò.
Nello stesso anno l'autore registra per Audible La storia delle storie. Le avventure della parola, un podcast in dieci puntate in cui racconta, insieme a diversi ospiti, come sono cambiate nei secoli le parole e le narrazioni, dal mondo dell'oralità a quello della scrittura, dalla carta allo schermo.
Nel 2022 escono per Einaudi la raccolta di poesie Nature umane e per Giangiacomo Feltrinelli Editore Cosa c'entra la felicità? Una parola e quattro storie, un saggio divulgativo sull'etimologia della parola "felicità" in greco, latino, ebraico e inglese, partendo dalle quali l'autore racconta quattro visioni diverse di un concetto sfuggente, complesso e abusato come la felicità.
Quest'anno oltre a Cafè Royal di cui vi ho parlato qui, è stato pubblicato un libro per bambini dal titolo Ti ricordi, papà? (Illustrazioni di Riccardo Guasco), con Feltrinelli Kids.
Ho l'imbarazzo della scelta con quale titolo proseguire e già so che molti mi indicheranno di proseguire con Resto qui, ma penso che anche il saggio e il podcast abbiano il loro perchè; hanno temi davvero interessanti!
Se vi fa piacere datemi il vostro parere!