Vinpeel degli Orizzonti di Peppe Millanta

25.08.2023

"Uno ha tutti i suoi attimi, messi in fila uno dietro l'altro, e poi all'improvviso capita di perdere quello successivo. Di non trovarlo. Di avere um buco nella propria esistenza. In molti neanche se ne accorgono di averlo perso e tirano dritti all'attimo successivo. Ma non sanno che a quel punto non ha piu' senso andare avanti, perche' tutti gli attimi successivi non significano niente senza quel-dannatissimo-attimo."

Bisogna dare atto al caro Peppe Millanta di avere avuto un'idea geniale e, bisogna dargli anche atto, di averla saputa raccontare, dosando bene i momenti in cui si sorride, quelli in cui inevitabilmente si e' piu' tristi, quelli in cui si ride di gusto e quelli dove si fanno tutt'e tre le cose insieme! 
Leggere questo libro e' una avventura che ci porta in alto tra le nuvole, in viaggio con la fantasia e l'immaginazione e, allo stesso tempo, ci fa riflettere, ci porta a pensare a cosa siano le emozioni, i desideri, i ricordi.
Ebbene si.
Svelo subito dalle prime righe: Vinpeel degli orizzonti e' entrato tra i miei libri preferiti in assoluto. I motivi sono presto spiegati, ma prima un piccolo riassunto di quello che troviamo tra le pagine, seppur è logico che non posso svelare proprio tutto.

Questa storia ci porta a Dinterbild, un luogo sospeso nello spazio e nel tempo, che forse non esiste e, se esiste, non si sa dove sia. E' un luogo dove vivono 80 persone, vi sono la chiesa con il campanile, la locanba (proprio così si chiama), la piazza con la fontana e i pesci, la spiaggia, il mare, il cielo e le nuvole, Insomma c'è tutto. L'unica cosa che manca e' una strada che porti da un'altra parte (o forse c'è, ma nessuno la percorre!). A Dinterbild gli abitanti vivono la loro vita facendo sempre le stesse cose, anche se ci sono le attività come la gara al lancio del nano o la festa della merla che tengono attivi tutti in un turbinio di cose da fare. Quel che manca a queste persone, tutti un po' bizzarri, è uno slancio emotivo, una forma anche minima di emozione. Di questo modo di essere e di vivere si accorge solo Vinpeel, un ragazzino che sa provare sentimenti e che ha uno sguardo aperto verso il futuro e verso l'orizzonte.

Ecco. Proprio l'orizzonte, lo scorgere dell'esistenza di un Altrove spinge Vinpeel a volerlo raggiungere. Cosa non facile, soprattutto se sei l'unico (o quasi) ad averlo capito, se sei l'unico a sentire emozioni ed a saperle insegnare a chi ti da ascolto. E chi da ascolto a Vinpeel? chi ha ancora una speranza, chi ancora riesce ad immaginare un altro mondo che non sia solo Dinterbild. Tra questi c'è Doan, l'amico con cui Vinpeel ogni giorno osserva le nuvole e c'è Krisheb, un personaggio che dagli altri abitanti viene considerato matto; lui inventa cose strane, cerca soluzioni alternative, cercando il momento giusto per i suoi esperimenti. 

"Krìshebbata (o krìshebata) sost. ( der. di Krisheb). - 1. Tutto ciò che è bizzarro, assurdo, non-sense. Contrario di normale, quotidiano, ovvio. equivalente di un'idea bizzarra e similari; una pensata assurda e similari; < Avv. krishebbataménte, forma poco usata, sta per "alla Krisheb".

E poi arriva Mune ... ma dovete leggere da soli chi è, come arriva e cosa accade.

In una storia che si rispetti, che sappia toccare l'animo di chi la legge, ci devono essere più piani narrativi. E qui non mancano, seguono le esperienze dei protagonisti. Perchè se da un lato c'è la favola con Vinpeel, giovane sognatore, con un vissuto ancora breve che può e deve cercare la felicità altrove, dall'altra parte c'è la realtà degli adulti, chiusi a Dinterbild dalle esperienze vissute, spinti ad anestetizzare i ricordi, a smettere di credere in una via d'uscita e in una seconda possibilità. Incontrerete in spiaggia a guardare il mare e ad ascoltare le storie nelle conchiglie Ned Bundy, papà di Vinpeel, che è legato ad un ricordo, importante e doloroso, che lo tiene sospeso in un limbo. E poi il signor Biton, lo troverete alla sua locanba mentre prepara la sua zuppa, la migliore di Dinterbild (trovate la ricetta alla fine del romanzo); lui è chiuso nell'ordine delle cose da fare, nella regolarità dei gesti e nel sentirsi utile preparando la zuppa per tutti.

Tra favola e realtà c'è la maniera di Millanta di raccontare le storie, che siano in musica (a mo' di menestrello!) che in un romanzo come in questo caso, mischiando le parole, i dialoghi, i pensieri propri della prosa ai versi, i suoni e la musicalità di una poesia. Lo fa in maniera tale che, arrivando all'ultima pagina, sembra di aver letto una ballata.

Non vuole Millanta, di questo sono certa, proporre una morale con la storia di Vinpeel degli Orizzonti, ma, credo, che attraverso queste pagine voglia raccontare a tutti, anche a se stesso, che dal mondo di Dinterbild si può uscire se si crede davvero ai propri sogni e se si ha la forza di credere nelle seconde (e terze, e quarte) possibilità.  

Perchè Vinpeel degli orizzonti è entrato di diritto tra i miei libri preferiti in assoluto? perchè mi ha suscitato diverse e molteplici emozioni durante la lettura; l'ho detto all'inizio, mi ha fatta ridere e piangere e le due cose anche insieme, mi ha portata a pensare bene a ciò che leggevo ed a volte, sapendo di non aver capito, sono tornata indietro a rileggere alcune parti. La struttura del romanzo poi, sfogliatelo e ne avrete prova, non è classico (e come poteva con Millanta nei paraggi?!) e rimane ancora più impresso.

Se ancora non avete conosciuto Vinpeel, Doan, Krisheb e gli altri, ve li consiglio. Vi stupiranno.

E se non conoscete ancora Peppe Millanta vi suggerisco di partire dalla biografia "semiseria, prolissa ed abbondante" sul suo sito. Prendetevi un po' di tempo per leggerla, perchè già quella basta per capire che, dalle pagine scritte da un personaggio come lui, non possono uscire storie banali e senza anima.

Vinpeel degli orizzonti è il libro d'esordio di Peppe Millanta, pubblicato dalla Neo. Edizioni nel 2018, arrivato adesso alla nona ristampa. Con questo libro ha vinto numerosi premi tra cui Premio John Fante Opera Prima, Premio Città di Cuneo e Premio Alda Merini, è stato candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato al Campiello Opera Prima. Il romanzo è tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania. Nel 2020, per la Ediciclo, ha pubblicato il libro La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi. Quest'anno (2023) è stato pubblicato dalla Neo. Edizioni Cronache da Dinterbild, definito dallo stesso Millanta lo sprequel di Vinpeel degli Orizzonti. Ve ne parlerò presto! 

Come leggerete nella sua biografia (di cui ho messo il link sopra) Peppe Millanta non è solo scrittore. Diplomato all'Accademia Nazionale Silvio d'Amico, ha firmato la sceneggiatura della serie Blackout – Vite sospese trasmesso da Rai1, ha curato le rubriche Quota Mille e Macchemito su Rai Abruzzo che hanno portato gli spettatori in viaggio tra i borghi più belli d'Abruzzo con uno sguardo anche ai miti e alle leggende di quei territori. Sulla scorta di queste rubriche, è partita a settembre 2023 Scorci d'Abruzzo che racconta gli aneddoti e le storie che si nascondono dietro alcune "tele" legate al territorio. La potete vedere su Rai3 o seguendo sui social Peppe Millanta.

E' Fondatore della Scuola Macondo, dedicata alle arti narrative, ed anche direttore artistico del Festival SquiLibri di Francavilla al Mare.  

E poi Peppe Millanta in totale si è innamorato una volta. Ha avuto 2 cani. Ha fissato il mare in silenzio almeno tre volte al giorno. Ha pianificato quattro viaggi che poi non ha fatto. Ha tirato a far tardi molte più volte del dovuto. Si è commosso ogni volta che ha visto il finale di "Nuovo Cinema Paradiso". Ha riso ogni volta che ha visto i Monty Python. Gli son volati via dalle mani sei palloncini. Ha una fobia. Otto libri che rileggerebbe all'infinito e quattro persone che vorrebbe prima o poi rincontrare. 

https://www.instagram.com/raccontarerosi/