Invisibile di Paul Auster

10.01.2021

Quanto c'è di Paul Auster in Adam Walker? «Ci sono certamente alcuni elementi superficiali, ma credo solo quelli. Ogni scrittore utilizza dati personali, la propria memoria e la propria esperienza: Rudolf Born ha un nome simile a quello di un personaggio di Dante. Bertrand de Born è un poeta provenzale che compare nel ventottesimo canto dell' Inferno ed ha in comune con il mio personaggio il fascino per la guerra. Nel mio caso mi è venuto in mente prima il nome, poi, suggestionato dall'assonanza, ho cominciato a studiare chi fosse e come potesse evolversi nella mia storia». (Io, Dante e l'America, intervista a Paul Auster per La Repubblica, 2009)

Adam Walker è il protagonista principale di questo romanzo di Paul Auster, anche se non è la sola voce narrante. La costruzione del romanzo tipica di Auster, a cui comincio ad abituarmi, è espressa in maniera ancora più forte in "Invisibile". Vi è una costruzione stilistica veramente impressionante. Nel mentre si procede nella lettura, Adam Walker da voce narrante diventa scrittore del romanzo della sua vita. Il romanzo viene terminato da un suo vecchio compagno di università, diventato nel frattempo uno scrittore affermato e conosciuto, James Freeman. Adam si trasforma in "soggetto" su cui c'è bisogno di approfondire; James deve cercare testimonianze di alcuni fatti e deve indagare profondamente per capire l'animo del vecchio amico Adam.

E questa non è la trama, ma solo la struttura del romanzo. Non vorrei svelare molto per non rovinare il gusto della lettura!
Il romanzo di Auster è stato pubblicato nel 2009 ed era il suo quindicesimo libro. Da quel che leggo nelle varie recensioni venne accolto come "il miglior romanzo scritto da Auster". Le mie letture dei romanzi di Auster arrivano a cinque e quindi me ne mancano ancora molti per poter confermare, ma comincio a fidarmi di chi ha seguito questo scrittore dagli albori. Potrei aver letto uno dei migliori libri di questo signore, scrittore americano navigato, con uno sguardo che cattura!

Di certo Invisibile è un romanzo completo, particolare, con molti eventi, intrecci, fatti, misfatti, rapporti particolari, famiglie disintegrate o inesistenti. Il fulcro della storia sono l'università, la vita da studente, la passione per la poesia e la scrittura, il 1967, la Columbia University, la guerra in Vietnam, Parigi. Tutti elementi che troviamo nella vita di Auster ma che vanno a mescolarsi con una storia che si tinge di giallo. Adam diventa "vittima" di un inganno del professor Born, lui inganna a sua volta, ribalta la sua vita, inventa una storia oppure è tutto vero ciò che racconta? Chissà!

Invisibile è tante cose: romanzo di formazione, perché abbiamo un giovane Adam ignaro del mondo e del male, che ama la poesia; romanzo di riflessione sugli anni '60 in America, dove era viva la preoccupazione per la guerra in Vietnam; trattato sull'amore, sulla morte, sulla politica.

Invisibile è Adam, Invisibile è l'amore ed il sesso, Invisibile è il senso di giustizia, ma soprattutto è Invisibile la verità. 

Ogni lettore, sono certa, si farà la sua idea. Il confine tra verità e finzione è sempre molto sottile così come quello tra menzogna e realtà. La ricerca della veritàl'ambiguità, il desiderio di scoprire, di vedere, in attesa che tutti i nodi vengano al pettine incollano alle pagine. Fino all'ultima.
Auster si è rivelato ancora una volta un fine manipolatore, un costruttore di storie, di personaggi. Pazzesco! 
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