Piccolo Viaggio a Bologna

21.06.2015

Ci sono tre parole che vengono usate per descrivere Bologna.

La "grassa" per via della sua cultura gastronomica, ricca e calorica, la "dotta" per l'antica Università e la "rossa" come il colore dei suoi tetti.

E' anche la città degli "sporti" o portici, ben 40 km in tutto, che la rendono armoniosa ed elegante.

Il rifugio che ci siamo trovati è in via del Pratello ed affacciandoci dalla camera la vista dava su questo giardino privato bellissimo!

Di giardini così ne ho visti parecchi in giro per la città. Mi son divertita ad entrare dai portoni aperti dei palazzi per fotografarli. E' capitato anche che un portone si sia chiuso ed io sono rimasta bloccata dentro al giardino un bel pò prima che trovassi il modo di riaprirlo!

Di Bologna si conosce tanto la Basilica di San Petronio, la stessa Piazza Maggiore, il palazzo Comunale, il Palazzo di Re Enzo, le due torri, gli sporti.

Tutti posti da vedere.

Mi son divertita a far foto ovunque.

L'immagine di seguito ritrae Via degli Artieri.

La si può percorrere se da Piazza Maggiore si va a visitare le due torri, passando attraverso le vie che ricordano i nomi di mestieri, antichi e non.

Mi ha colpito per l'insolito parcheggio per le bici, con tanto di multirastrelliera.

Chi visita Bologna di certo attraverserà questa posto: Piazza dè Celestini che forse non ha chissà quale particolarità, ma vi assicuro che entrando in questa piazza che è nelle vicinanze di piazza Maggiore, viene l'istinto di alzare gli occhi come attratti da qualcosa, e lì si trova questa immagine.

Ha un che di poetico.

Nelle ore serali e notturne la parete è illuminata in maniera tale che l'immagine di Lucio Dalla, disegnata sulla parete di casa sua, si veda molto di più!

La visita alla torre degli Asinelli è quasi d'obbligo.

97,20 metri di bellezza con 498 gradini da salire e meno male ogni tanto vi sono state installate delle pedane utilissime per riprendere fiato e continuare la salita.

Salendo si incontrano delle finestrelle che fanno pregustare il panorama che da lì a poco avremo davanti. Guardando dalle finestrelle, oltre al panorama, si vedono dei soldini! sicuramente verranno tirati lì come "portafortuna" vista la leggenda legata alla costruzione della torre. 

Si narra che un giovane Bolognese, nel 1100, soprannominato Asinelli perchè lavorava con i suoi asinelli trasportando sabbia e ghiaia per i muratori, passando vicino la casa di una nobile famiglia, vide alla finestra una bellissima fanciulla della quale si innamorò.

Preso il coraggio a quattro mani, bussò un giorno alla porta di quella casa per chiedere al padre di lei la mano della fanciulla. La risposta fu: "Avrai in sposa mia figlia quando avrai costruito la torre più alta della città".

Il nobile e ricco signore non avrebbe mai immaginato che Asinelli avrebbe trovato, scavando ghiaia nel fiume, tantissime monete d'oro da permettergli di assumere un mastro muratore e manovalanza per costruire la torre più alta della città.
L'impresa terminò in nove anni ed il ragazzo, di nove anni più vecchio, chiese in sposa la figlia del nobile signore, che lo ricambiava naturalmente, e che lo aveva aspettato. La torre prese il soprannome di lui ma è nata dall'amore dei due giovani! chissà se è vero?!

Torre Garisenda o dei Garisendi vista dalla Torre degli Asinelli. Era in origine alta 60 mt, ma si inclinò per problemi nelle fondamenta e venne ridotta a 47,50 mt.
Torre Garisenda o dei Garisendi vista dalla Torre degli Asinelli. Era in origine alta 60 mt, ma si inclinò per problemi nelle fondamenta e venne ridotta a 47,50 mt.

Bologna sicuramente è una città da visitare.

Se non si può qualche giorno in più, il week end è perfetto.

In primavera è piacevole mangiare seduti ai tavoli esterni dei ristoranti.

Consiglio la zona universitaria di via del Pratello dove vi sono molti locali in cui si gusta la vera cucina di trattoria bolognese e dove, nella calma delle stradine strette, percorse di più da biciclette che da auto, si può ascoltare qualche ragazzo suonare ed altri cantare.

Torneremo presto.

https://www.instagram.com/raccontarerosi/