Fabio Stassi

09.02.2019

E' inutile dire quanta emozione e quanta soddisfazione si possano provare ad incontrare e parlare con una persona, ancor prima che scrittore, come  Fabio Stassi .

La genuinità e il piacere di condividere le sue conoscenze si notano immediatamente dal primo momento in cui lo si incontra. Abbiamo organizzato questo incontro e questo evento con particolare trasporto perchè i suoi libri queste sensazioni ci hanno trasmesso. 

Questo evento si è svolto presso la Biblioteca Civica "Vincenzo Bindi" di Giulianova, ospiti del Direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante. E' organizzato insieme a Stefania Quarta e Luana Di Francesco era principalmente dedicato alla presentazione del libro "Con il Bocca il Sapore del Mondo" di cui ho parlato in un post dedicato, ma quello che volevamo mettere in risalto era lo scrittore e la sua genialità. 

Credo proprio che siamo riuscite nell'intento. E non poteva essere altrimenti.

Il racconto di come ha costruito in Con il bocca il sapore del mondo le storie raccontate in prima persona dai poeti, ci ha dato dimostrazione della grande passione che Stassi ha per la letteratura. Siamo riuscite a farci raccontare quale è stata la sua spinta formativa, come è nata la passione per la poesia e la letteratura, passando attraverso l'amore per la musica, preminente in tanti suoi scritti, compreso il libro oggetto dell'incontro.

Infatti abbiamo voluto rendere ancor più particolare questo evento invitando un musicista, Antenore Vincenzetti, ad eseguire alcuni pezzi con il flauto ed il sassofono. Tra i brani scelti c'era anche Les Passantes di Brassens che serviva per un piccolo riferimento ai libri di Stassi che vedono come protagonista il libroterapeuta Vince Corso e le sue indagini con Roma sullo sfondo.

Il tempo è volato, i molti presenti sono rimasti incantati dalla voce di Fabio Stassi e dai suoi aneddoti: da quello in cui ha parlato dello zio, un po' pazzo, che lo ha iniziato alla poesia perchè ne declamava molte quando li andava a trovare in Sicilia, o quello del suo parente ciabattino che, in tempo di guerra, risuolava le scarpe alle famiglie che poco avevano, con dignità e devozione, con quasi nessun guadagno, se non la benevolenza di quella povera gente.

Ci ha fatto anche sorridere quando ha ammesso di essere molto distratto raccontando di essersi sbagliato a prendere un treno e, invece di andare a Milano, si è diretto a Napoli. Ha ammesso che anche il viaggio per Giulianova da Roma è stato fortunoso, accorgendosi all'ultimo secondo di dover scendere a L'Aquila per il cambio.

Ma d'altronde, si sa, i geni sono un po' stralunati.

"Amo le parole, amo la letteratura, nonostante questo mi rendo conto che non si può imporre la lettura a tutti. Non bisogna obbligare le persone a leggere, forse è quello il momento in cui lo faranno, e quando lo faranno non ne potranno fare più a meno! "

E' una delle frasi che ha detto e chi mi ha colpita.

Ritengo di essere stata molto fortunata per aver potuto incontrare la "persona" Fabio Stassi e di aver potuto relazionarmi con lui, cercando di capire come e da dove nascono le storie che ho amato leggere.

Nel video una bella intervista che il giornalista Marco Calvarese ha fatto per la testata on line teramoweb.

Grazie.

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