Il Colibri' di Sandro Veronesi

03.04.2020

La vicenda narrata in questo romanzo e' quella di Marco Carrera, protagonista principale del libro insieme alla sua famiglia ed ai suoi amori.
Le modalita' di narrazione di questa storia sono molteplici: vi e' il racconto di Marco in prima persona, attraverso le varie vicende che hanno attraversato la sua vita e quella della sua famiglia; lo fa mostrandoci anche le lettere scritte e ricevute, le e-mail scritte e di cui non riceve risposta, perfino gli screenshot di alcuni messaggi ricevuti ed inviati. Da un certo punto in poi vi e' una voce narrante diversa, terza, che racconta cio' che avviene.

Altra caratteristica importante di questo libro: la storia e' costruita attraverso spazi temporali che saltano spesso tra il passato ed il presente, con una sortita, particolare, in un futuro prossimo.

Questi salti temporali sono allo stesso tempo "la gioia ed il dolore" del lettore che deve essere molto attento nella lettura e deve prestare attenzione alle date.
E questo e' un suggerimento
 
Cosa ci racconta Marco Carrera di se?
La storia molto travagliata di un ragazzo che diventa uomo, che fa colpi di testa come tutti, che cerca di divertirsi come tutti, che ama i genitori, il fratello e la sorella; che rimane legato, per tutta la vita, alle belle emozioni che un amore "estivo" gli ha trasmesso. Tutte queste vicende raccontate, non nascondono le mille batoste che la vita gli ha dato, e quanto ad esse abbia saputo, in qualche modo, reagire.
A Marco Carrera capita di tutto, tranne perdere la rettitudine. Sembra ad un certo momento che stesse sbagliando strada, infatti gioca d'azzardo in una bisca clandestina e lo fa anche puntando grosse somme, ma anche da quella vicenda, Marco impara a reagire. 

Ho letto questo libro partecipando ad un Gruppo di Lettura (partecipo a pochi gdl vero?) dedicato ai libri che gareggiano per il Premio Strega 2020 a cui e' candidatp anche Il Colibri'.

Ed e' stato molto interessante interagire con altri per capire a fondo questo romanzo e sopratutto la figura del Colibri'. E' centrale questo soprannome che viene dato a Marco Carrera, dalla madre, Letizia, per descrivere questo suo figlio che ha difficolta' a crescere, a sviluppare in altezza, tanto che si rende necessaria (per volonta' del padre, Probo), una cura, seppur ancora in fase sperimentale, che dovrebbe farlo sviluppare. Letizia vedeva in questo ragazzo la tenerezza del Colibri' e si opponeva alla cura. 
A tale definizione data dalla madre, si oppone Luisa, l'amore di sempre di Marco, che rimane amore platonico e non consumato. Tra sparizioni e riavvicinamenti, ad un certo punto, anche un po' in forma (elegante) di accusa, gli attribuisce del Colibri' caratteristiche negative perche', secondo lei, Marco non avanza mai, vola al contrario, preferisce essere statico e non fare balzi in avanti. 
Secondo il mio modesto parere di lettrice media e' proprio questa la chiave per capire il romanzo.
Perche' Il Colibri'?
Luisa non conosce per niente Marco, non capisce a fondo lo spirito forte di questo ragazzo diventato uomo, che supera una vita piena di difficolta'.
Leggevo, da qualche parte, che i colibri' sono si' gli uccelli piu' piccoli al mondo, che avendo le zampe corte sono inadatti alla deambulazione, ma grazie alle ali lunghe e strette possono permettersi una velocita' del battito che li fa accelerare e anche rimanere a mezz'aria a lungo.

Ecco. Secondo me e' proprio questa la caratteristica di Marco Carrera, riesce a rimanere a mezz'aria, da dove puo' meglio osservare cio' che gli capita e reagire, fortificandosi.
Riassumendo (ed avviso che spoilero a tutta!): si innamora di una ragazzina che incontra, ogni anno, in vacanza perche' vive nella casa a fianco; rimane innamorato tutta la vita di lei, Luisa, e questo pensiero lo accompagna sempre. Si scambiano lettere e promesse, ma mai niente altro e nulla di concreto; sposa un'altra donna, Marina, dalla quale ha una figlia, Adele, ma il matrimonio finisce male e la figlia anche. La sorella, Irene, muore suicida; il fratello, Giacomo, si trasferisce a vivere in America, si forma una famiglia li' e si allontana dal fratello, lasciandolo solo a curare ogni vicenda della famiglia. La mamma ed il padre muoiono a pochi mesi uno dall'altra, di tumore, e lui segue sia l'una che l'altro fino alla fine dei loro giorni. E le vicende non finiscono qui.
Ce ne sono tante altre. Fino alla fine.
Se Marco Carrera non fosse stato agile, veloce, reattivo, probabilmente avrebbe seguito la sorella subito o lo avrebbe fatto dopo la morte dei propri genitori; invece rimane fermo e trova un modo per essere e cercare lui la soluzione per gli altri. Anche per la vita poco certa e sicura di Luisa, di Marina, della figlia e di altre persone che ruotano intorno a lui. 
 
Il Colibri' puo' essere un esempio di come le vicende negative della vita possano essere superate, anche se non si esce del tutto vittoriosi.

Non so se vincera' il Premio Strega, ma mi aspetto una trasposizione cinematografica del libro visto che, anche altri libri precedenti di Veronesi, sono stati rappresentati! Magari con alla regia il fratello Giovanni.

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