La Scighera di Daniela Gambino

19.01.2024

Se cercate una lettura originale, divertente e piena di spunti di riflessione questa è quella giusta! Daniela Gambino in una maniera diretta, senza filtri e con molta ironia, mostra ciò che c'è oltre la nebbia (la scighera appunto!) dei rapporti che nascono attraverso le chat, i social, in questo mondo che va veloce e che, molto spesso, non presta attenzione ai sentimenti, alle sensazioni, tanto meno ai desideri e da spazio all'apparire e alle apparenze. 

"Durante la riunione, lui segue metodico i discorsi di ogni presente. Certe volte riesce perfino a programmare, in senso informatico, attraverso il cellulare. Specifica <in senso informatico> perchè la sua ex credeva programmasse i weekend o le serate e si incazzava a bestia, <mi avevi detto che programmavi da ore>, quando scopriva che invece no, non si era sognato di prenotare nessun ristorante."

Ci sono un Lui, Giuseppe, e una Lei, Nadia; vivono a Milano, ma provengono dalla Sicilia, da due città che, per antonomasia, sono rivali: Catania e Palermo. Due emigrati che, in quanto tali, devono dimostrare agli altri ed a loro stessi di essere capaci, di valere tanto e di essere migliori dei milanesi doc. E' un tratto indiscutibile e preciso, che appartiene quasi a tutti, tanto che, a furia di immedesimarsi, di stringere le vocali e di calcolare ogni movimento, quando, tolti i mille impegni, riescono a tornare nelle loro città d'origine si sentono come pesci fuor d'acqua.

I campi in cui lavorano i nostri amici sono nettamente diversi, anche se possono toccarsi. Giuseppe è un genio dei numeri e lo è fin da bambino. Un po' nerd, si occupa di data analytics, è dirigente di una azienda importante in cui era entrato da stagista. Mette a punto algoritmi predittivi "Li usano per tutto e per comprare tutto. Per indirizzare acquisti, indurre bisogni, vincere all'enalotto, comprare case, yachts, giocatori di calcio, investire in borsa. Riescono a vedere ciò di cui hai bisogno, attraverso le condivisioni e i likes sui social" - insomma quegli algoritmi che ci fanno arrivare la pubblicità ogni momento appena navighiamo sul web, anche se abbiamo digitato una parola.

Nadia è una pubblicitaria, una freelance creativa, "Sviluppa ottime strategie con i clienti, è cordiale e professionale ... Ha avuto un'agenzia tutta sua, fino a quattro anni prima, qualcuno lo ricorda. Andava bene, era innovativa, divertente, solo che poi si è scopata il marito della socia." - e quindi ha dovuto cercare un'altra agenzia pubblicitaria ed ora lavora per Nando, un amico di vecchia data.

"Si è comprata una bilancina per preparazioni galeniche. Una meraviglia, la vendono su Amazon. Dopo l'ordine le è apparsa la schermata di un prodotto e la didascalia "potrebbe interessarti anche...", oppure "le persone che hanno comprato (la tua fantastica bilancina) hanno visto anche..", quello è un algoritmo predittivo, in base alle tue scelte ti indirizza verso nuovi acquisti. E verso nuove fantastiche forme di dipendenza, in questo caso." 

I due, Giuseppe e Nadia, si incontrano sui social, scoprono di abitare a pochi minuti di distanza, lei aveva pubblicato un selfie particolare e lui ha reagito immediatamente, in maniera diretta, sfacciata. Giuseppe non è abituato a smancerie, quando vuole una cosa se la prende, Nadia era depressa e in quel momento poteva andar bene tutto. 

Da qui sulla trama non dirò più nulla, altrimenti il passo successivo potrebbe togliere la sorpresa che la lettura - questa lettura - consegna ad ogni pagina.

Non è una storia d'amore, o almeno non di quelle storie da romanzo rosa. E questa storia, quella di Giuseppe e Nadia, non deve per forza avere un lieto fine. Ciò che interessa nel mentre si legge è lo sviluppo personale dei due, di come sono arrivati allo stato in cui li troviamo e cosa li spinge ad essere così matti, in parte impavidi ma allo stesso tempo sprovveduti e sicuramente incapaci di affrontare sé stessi, prima ancora che gli altri. 

Siamo in un'epoca in cui tutto corre veloce, questa epoca presente. Le telefonate sono video-chiamate, si comunica attraverso messaggini, soprattutto vocali, oppure mail o ancora meglio chat; si sta spesso sui social per spiare ciò che fanno gli altri, facendosi idee - molto probabilmente sbagliate - sulla loro vita, senza poi andare a fondo.

Daniela Gambino ci mostra questo e molto altro. Ci mostra come due personalità diverse come Giuseppe e Nadia possano trovarsi per caso ed allontanarsi in un susseguirsi di vicende strampalate, dettate dalla vita, da ciò che ognuno di loro sente, dagli obiettivi che si pongono e dagli eventi che accadono o che gli cadono addosso. Ed allora Giuseppe, il nerd calcolatore che organizza tutto, si può trovare in una situazione che non aveva previsto e, Nadia, che vive in un paradiso pop anni '80 deve cercare un nuovo assetto ed organizzarsi al meglio, per non perdersi ancora di più. Niente punti fermi in questa storia se non i luoghi da cui i due protagonisti provengono, le loro città in Sicilia e le loro famiglie, rotte. strane, disarmate che sono lì dall'altra parte del video, a chilometri di distanza, raggiungibili, ad avere il tempo, con un volo low cost.  

Ciò che rifuggono da sempre, ritorna. E' una costante. Ritorna il rapporto con la propria terra, ritorna il rapporto con i genitori, ritornano i ricordi di una vita diversa, lontana chilometri e anni. Serve per essere persone migliori o per deprimersi ancora di più? Probabile che la risposta sia tra le pagine de La Scighera, bisogna leggerlo per scoprirlo.

E bisogna leggerlo per scoprire anche il ruolo dei co-primari, di coloro che camminano nella storia insieme a Lui e a Lei; Gli Altri hanno un ruolo fondamentale tra le nebbie della vita frenetica, hanno un modo per mostrarsi e palesarsi molto originale ed estroso. Rappresentano gli amici, i critici, quelli con i quali il confronto non è sempre facile.

Anche la struttura di questo romanzo è originale: la divisione dei paragrafi può far pensare a qualcosa che sia spezzato e frammentato, ed invece, ci si accorge nel mentre si legge che ogni cosa ha un ottimo sostegno, un filo logico, una rappresentazione centrata e perfetta del tutto. Mi saprete dire se ho detto la verità!

Daniela Gambino - immagine presa dal web
Daniela Gambino - immagine presa dal web

La scrittura di Daniela Gambino, l'ho detto già, è fuori dai canoni. Ho visto qualche sua intervista ed ho capito che lei è esattamente come scrive: libera, senza filtri, diretta. Quel che pensa, dice. Lei ha voluto raccontare una storia che in parte ha visto ed ha toccato con mano, avendo vissuto tra le nebbie milanesi da terrona palermitana quale è. E l'ha raccontata come sa fare, con un linguaggio libero, discorsivo, con termini dialettali e di comune uso che servono, altrimenti la storia non sarebbe stata questa. Scrive da sempre, è giornalista, lavora come editor, web editor e conduce laboratori di scrittura creativa. Ha pubblicato saggi e romanzi, fra cui la raccolta di racconti Le cattive abitudini (con Drago edizioni, illustrato da Marco Cingolani). Nel 2011 i saggi Media: La versione delle donne. Indagine sul giornalismo al femminile in Italia (Effequ ed.2011) e 10 gay che salvano l'Italia oggi (Laurana ed. 2011). Sempre nel 2011 ha curato con Ettore Zanca la raccolta Vent'anni; in memoria delle stragi del 1992, uscita per Coppola editore, che ha vinto il premio speciale "Gesti e parole di legalità" del Comune di Siculiana. Nel 2013 pubblica il saggio Ma tu sei felice Edizioni di Passaggio. Ha pubblicato la guida 101 cose da fare in Sicilia almeno una volta nella vita per Newton Compton (2015). Suoi racconti sono apparsi nella raccolta Se stiamo insieme ci sarà un perché di Caracò editore (2013) e Sibille, di Edizioni Arianna (2015). E poi i romanzi La perdonanza con Laurana (2017), Bukowski e babbaluci con Jack Edizioni (2022).

La Scighera aveva un'altra veste prima di essere pubblicato da Revolver a novembre del 2023. Si intitolava Due fuori luogo e, pubblicato dalla Jack Edizioni, era stato proposto al Premio Strega nel 2023 da Fulvio Abbate, ma subito dopo ritirato dal commercio.

Hanno fatto bene quelli di Revolver a dare nuova vita e nuovo nome a questo romanzo che merita spazio e lodi di lettori e lettrici attenti, che sanno divertirsi e leggere storie piene di verità ed ironia come questa.

Lascio qui il link diretto alla Revolver Edizioni, una casa editrice nata nel 2023 che già nella dichiarazione d'intenti pone un indirizzo di cui, questo libro, rappresenta un buon punto di partenza: quello - rubo dal loro sito - "di non seguire i tracciati facili dell'editoria, di non essere carini, appunto, generando un concetto di letteratura più onesto, indipendente dalle oscillazioni del mercato e lontano dalla triste prospettiva che vede il libro innanzitutto come un prodotto da vendere". Ma un prodotto da leggere, aggiungo io. Seguitela se potete!

Qui di seguito inserisco la video intervista fatta da Paquito Catanzaro per il Lettore Medio e pubblicata su Instagram. Potrete avere un assaggio dell'estrosità di questa scrittrice, davvero in gamba!

https://www.instagram.com/raccontarerosi/