Le chiese "gemelle" di Piazza del Popolo
Le chiese "Gemelle", chiamate cosi' per l'effetto ottico che creano, in realta' sono molto diverse tra loro. Una ha pianta ellittica, Santa Maria in Monte Santo, e l'altra, Santa Maria dei Miracoli, ha pianta circolare. Anche l'immagine dall'alto che inserisco di seguito da idea della loro diversa forma.
Vi sono altre differenze che preciso piu' avanti!
Entrambe sono state progettate da Carlo Rainaldi (una delle piu' importanti figure dell'architettura romana del XVII secolo) per volonta' di Papa Alessandro VII, ma alla sua morte (1667), i lavori vennero interrotti per mancanza di fondi. Proseguirono e vennero completati, grazie ai finanziamenti del Cardinale Girolamo Gastaldi, ad opera di Gian Lorenzo Bernini e Carlo Fontana, tra il 1673 e 1679.
Sotto le due chiese gemelle si trovano i resti di due monumenti funerari a piramide, molto simili, per forma e dimensioni, alla Piramide di Caio Cestio: questi due sepolcri dovevano risalire all'età augustea ed erano posti a sorta di ingresso monumentale al Campo Marzio. Stessa funzione che hanno oggi le due chiese rispetto al Rione.
E' nota ai piu' come Chiesa degli Artisti, perche' dal 1953, ogni domenica, vi si celebra la "Messa per gli Artisti", che vede la partecipazione di rappresentanti del mondo della cultura e dell'arte.
Come detto, ha pianta ellittica variante apportata dal Bernini per meglio adattarla alla conformazione dell'area, ma non e' l'unica differenza con la sua gemella. Ha tre cappelle per lato mentre l'altra ne ha due per lato.
Sull'altare maggiore campeggia il dipinto della Madonna del Carmine di Monte Santo (XVI secolo) che, secondo un'antica leggenda, fu completato miracolosamente, dopo che una fanciulla, non riuscendo a raffigurare il colorito del viso della Vergine, si addormentò e ritrovò l'immagine ultimata al suo risveglio.
Le cappelle interne sono riccamente policrome e la più importante è la terza sulla destra, una nicchia firmata da Bizzaccheri (architetto dedito a barocco e rococo'), decorata con affreschi di Berrettoni e con i putti marmorei di Naldini (esponenti anche loro del Barocco).
Ha una cupola dodecagonale e un campanile settecentesco.
In questa chiesa, il 10 agosto 1904, fu ordinato presbitero Angelo Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII, evento ricordato da una lapide apposta durante il suo pontificato.
La facciata della chiesa presenta un profondo pronao rettangolare, sul quale si legge il nome del benefattore della chiesa, il cardinal Gastaldi, sepolto al suo interno, in un monumento sepolcrale molto importante. Sulla balaustra esterna dell'edificio si ergono dieci statue, che raffigurano santi e sante, e di cui solo alcune sono identificate con certezza, eseguite fra il 1676 e il 1677 da scultori come Carcani e Ferrata.
Ha una pianta circolare e la cupola e' ottagonale, rivestita con tegole di lavagna, progettata e realizzata da Carlo Fontana. In via del Corso si innalza il campanile, speculare rispetto a quello della vicina Santa Maria di Montesanto. L'interno vede quattro cappelle laterali adornate da statue di forte rilievo artistico e un presbiterio molto profondo.
Tra storia e leggenda ci viene trasmesso impegnato a dislocare, come in un puzzle, i vari tasselli della citta' per cercare la migliore scenografia. Alcune fonti ce lo fanno trovare davanti ad un plastico "tutta Roma di legname" dove e' intento a spostare "la fontana di Piazza Colonna in quella di San Marco, la guglia del Campo Marzio a Montecavallo" e via dicendo. Il suo cognome a Roma e' molto importante e, si deve proprio a lui, la nascita della dinastia principesca per la quale designo' suo nipote Agostino. Insomma, non progetto' solo Roma, ma anche la discendenza della famiglia.
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