Notturno Francese di Fabio Stassi

14.02.2023

Torna Fabio Stassi e torna a raccontarci di Vince Corso, il libroterapeuta protagonista di altri tre romanzi prima di questo: La lettrice scomparsa (2016), Ogni coincidenza ha un'anima (2018), Uccido chi voglio (2020)

Ritorna in un giorno particolare, il 14 di febbraio, celebrando l'amore: in questo caso quello con i lettori, la letteratura e la scrittura. Ritorna con una storia che potrebbe essere incredibile se il protagonista non fosse Vince Corso e se lo scrittore non fosse Fabio Stassi

Questa storia è un viaggio che ne contiene tanti altri: quello del protagonista a ritroso nella sua vita e nelle città in cui ha vissuto; quello di chi legge che è trasportato nella letteratura alla scoperta di nuovi orizzonti; quello in alcuni luoghi che, grazie alle descrizioni di Stassi, si animano, si percepiscono, si sentono reali anche se in quel momento si è seduti in poltrona a leggere.

Leggendo le avventure di Vince Corso siamo stati abituati a cogliere i suoi suggerimenti letterari curativi ed abbiamo rincorso indizi per risolvere, insieme a lui, i casi che, via via, si sono presentati alla sua attenzione. Rimaneva aperto un grande enigma per il nostro protagonista, un caso irrisolto, un caso molto personale. 

Vince è cresciuto insieme alla madre e solo lei ha conosciuto. Del padre non conosce il nome, sa solamente che era stato una notte all'Hotel Le Negresco di Nizza e che in quella occasione aveva conosciuto la madre. Lei lavorava come receptionist in quell'hotel, rimane affascinata da quell'uomo e Vince è il frutto di una notte d'amore. Dell'uomo non rimane alcuna traccia se non tre libri con la rilegatura blu lasciati sul comodino: un antologia di poesie di Puskin, Un eroe del nostro tempo di Lermontov e L'uomo che ride di Victor Hugo.  

In ogni storia in cui Stassi ci ha raccontato di Vince, l'assenza del padre si fa sentire e non conoscere altro di lui, se non quel che la madre gli racconta in punto di morte, non gli da consolazione. Gli scrive Vince. Per cinque anni, spedisce cartoline all'indirizzo dell'Hotel Le Negresco di Nizza (unico luogo che lo unisce a lui) senza indicare il destinatario. 

In questa nuova storia troviamo Vince in partenza; va a Napoli per trascorrere il fine settimana insieme alla sua fidanzata che e' già lì ad attenderlo. 

".. quella mattina di settembre mi ero svegliato presto, alla radio Caetano Veloso cantava O Leaozinho, c'era odore di curcuma nell'aria e il sole aveva invaso ogni angolo della mia soffitta illuminando come una premonizione la valigia che avevo preparato la sera prima". 

Vince sceglie il libro da portare con se per il viaggio (Notturno Indiano di Antonio Tabucchi) e si reca alla stazione da dove il suo Frecciarossa partiva alle 14.10 dal binario 6. Coincidenza vuole che dallo stesso binario parta un altro treno, diretto a Milano e Vince per errore sale su quest'ultimo.
Un errore (o uno scherzo da capocomico) che porterà il nostro caro amico ad incontrare un personaggio molto particolare, Saverio; siede accanto a lui sul treno (leggendo scoprirete il perchè), parla con lui di letteratura, di poesia, di destino e del libro che Vince sta leggendo. Lo sprona a seguire la strada che il caso gli ha messo davanti, interpretando quell'errore come un segno. Il treno, quel treno dove si erano trovati seduti accanto, da Milano avrebbe proseguito per Genova, una delle città dove Vince ha vissuto nella sua prima infanzia.

Chi legge questa nuova opera di Stassi vive una sorta di parallelo tra il libro che sta leggendo, nel quale le parole acquistano, pagina dopo pagina, un senso di forte intimità con il protagonista e il libro che Vince sta leggendo. Sono entrambe storie di viaggio, di alberghi, di ricerca e di indagine. Vince questa volta fa una indagine molto privata, indaga su di se, sulla sua storia, sulle sue origini. Segue le tracce di quell'uomo che in una notte d'estate entrò all'Hotel Le Negresco di Nizza, affascinando così profondamente la receptionist di turno quella sera.

Vince avrà forse le risposte che cerca, ma per trovarle dovrà scavare in fondo al suo cuore. Avrà la sensazione di pedinare se stesso, quello che era stato da ragazzo e ricostruire passo passo, a ritroso la sua vita.

"In fondo, le storie migliori sono proprio quelle che hanno dei punti ciechi e di cui non si ricorda il finale"

Le avventure di Vince Corso, così come le sue "sedute" di libroterapia con pazienti di ogni tipo, trasmettono a chi le legge emozioni, nozioni, conoscenza. Non si può non prendere appunti per tutti i suggerimenti letterari che tra le pagine di quei libri si trovano.

Notturno Francese in questo non è diverso. I riferimenti letterari sono molti ed uno è proprio il libro che Vince legge in viaggio. A tratti i due libri sembrano convergere l'uno nell'altro e non solo per il richiamo presente nel titolo. Altri sono i libri significativi che incontriamo in questa storia e il mio consiglio è quello di lasciarsi guidare dalla scrittura sapiente di Stassi che, ancora una volta, crea una armonia letteraria perfetta che ci accompagna dall'inizio alla fine. 

Vince dimostra più fragilità, qui più che mai; deve ancorarsi ai ricordi e da quelli partire per giungere allo scopo. Questa volta il libro è lui, parla di lui, e deve saper trovare la chiave giusta per giungere al finale. 

Stupisce, regala gioia, speranza e serenità la lettura di Notturno Francese e non fa che confermare che "a volte il treno sbagliato può portare alla stazione giusta" (cit.).

Fabio Stassi (foto presa dal web)
Fabio Stassi (foto presa dal web)

Chi mi segue da tempo sa che considero Fabio Stassi uno dei più illuminati scrittori della letteratura contemporanea e confermo ancora una volta questa opinione.

Non ha caso a lui è dedicato uno spazio nella sezione I Miei Preferiti.

E' scrittore, editor, bibliotecario, appassionato di musica. Nato a Roma nel 1962, ha origini arbëreshe, ma si potrebbe dire che la sua famiglia proviene da più parti del mondo. La sua cultura copre così ampli territori che, nel leggere i suoi libri ed i suoi riferimenti, non si può che imparare.

Consiglio sempre la lettura dei suoi libri, tutti, Notturno Francese assolutamente!  

Notturno Francese dice Stassi, è come una cartolina che manda a tutti i lettori. Proprio per questo, nel libro è stata inserita su sua richiesta, una preziosa cartolina che ognuno di noi può utilizzare per scrivere qualcosa di importante e spedirla al destinatario scelto.

Un messaggio ulteriore che si veste di affetto, di gesti importanti, di attenzione! 

ultimi post sul blog

https://www.instagram.com/raccontarerosi/