Non sono recensioni.

Non ambisco a recensire libri, non fa per me! 

Sono una semplice lettrice appassionata. Mi sono accorta che leggendo avevo sempre più voglia di appuntarmi delle cose, sottolineare le pagine, scrivere quello che un libro mi trasmette. Prima di riporre un libro nel suo posticino nella libreria, lo sfoglio nuovamente per ricordare tutto quello che mi ha trasmesso.  

Sono solo riflessioni. 

Niente di più! Che possono essere condivise o forse no, ma sono le mie sensazioni personali. 

Ho scoperto nel tempo che la lettura, già di per sè una grande occasione di crescita, prende ancor più senso quando le nostre riflessioni sono condivise con altre persone. 

Lettura e confronto si danno una maggiore forza! 

Mi sono incuriosita ed ho voluto leggere questo libro perché era stato proposto nel gruppo di lettura del quale faccio parte. Non lo avevo letto alla scadenza precisa perché presa dall'organizzazione del Quid, ma ho voluto comunque dedicare del tempo a questo libro e ne sono felice!

Ho rimandato molto tempo prima di leggere questo libro e qualcosa di Pavese! Il motivo forse è da cercare nel fatto che non mi sentivo matura abbastanza da poterlo affrontare o anche che l'essere cresciuta a Brancaleone, paese in cui Pavese è stato mandato al confino ed in cui c'è la casa dove ha vissuto quel periodo, forse mi dava...

Ho deciso di leggere questo libro dopo aver contattato Massimo Vitali perchè venisse come ospite al Quid (manifestazione di cui parlo in altro post).

Tanto per iniziare, ammetto che probabilmente se fossi entrata in libreria ed avessi preso questo libro dallo scaffale, non lo avrei acquistato e quindi non lo avrei letto!