Non sono recensioni.

Non ambisco a recensire libri, non fa per me! 

Sono una semplice lettrice appassionata. Mi sono accorta che leggendo avevo sempre più voglia di appuntarmi delle cose, sottolineare le pagine, scrivere quello che un libro mi trasmette. Prima di riporre un libro nel suo posticino nella libreria, lo sfoglio nuovamente per ricordare tutto quello che mi ha trasmesso.  

Sono solo riflessioni. 

Niente di più! Che possono essere condivise o forse no, ma sono le mie sensazioni personali. 

Ho scoperto nel tempo che la lettura, già di per sè una grande occasione di crescita, prende ancor più senso quando le nostre riflessioni sono condivise con altre persone. 

Lettura e confronto si danno una maggiore forza! 

Avviso che questa non è una recensione. Non potrei mai recensire un classico come questo. Il mio intento è quello di spiegare perchè consiglio di leggere e di rileggere Il Meraviglioso Mago di Oz. Soprattutto consiglio la rilettura a chi lo ha letto da giovane, infanzia o adolescenza che sia stata, e si trova adesso a viaggiare in...

Paul Auster scrive questo suo Diario nel 2011, inizia un mese prima di compiere sessantaquattro anni e dichiara alla fine "Sei entrato nell'inverno della tua vita".

La verità non è una chimera è il sottotitolo di questo romanzo (edito Giunti), il libro di esordio di Barbara Perna, che vede protagonista Annabella Abbondante: giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Pianveggio, un luogo immaginario in provincia di Lucca.

"Tutto l'universo s'era capovolto, gli si era versato dentro, in un caos di pietre, di rottami, di rovine; ed egli vi si piegava sopra a guardare, come ragazzini guardavano i burroni della valle dai macigni lungo il sentiero."

"Innocente e disperata, un'altra luna è sorta sullo Stretto. Sale sui cumulonembi adagiati sopra le due coste, punta la falce tra gli orli di terra che sembrano sfiorarsi e lì passerà la notte a parlare con le maree, fino a quando la prima stella del mattino non la scalzerà via.

"Il campo bagnava le scarpe a chi lo calpestava. Io e mio padre mettevamo gli stivali di gomma, quando tornavamo a casa dimenticavamo di toglierli, così il campo entrava in cucina a sporcare di terra il pavimento pulito. Mia madre prendeva la scopa e sbatteva le porte."

"La vita di mezzo però, quella stagione bella dei venti anni, nonostante le traversie confesso che l'ho vissuta a pieno, testarda l'ho cercata in ogni cosa perfino nella rinuncia che sempre mi ha camminato accanto."

"Tutto inizia con delle rinunce, e con la difficoltà nell'affrontarle. Ma se solo la gente sapesse il piacere con cui Dio conforta i monaci... bè, i monasteri sarebbero pieni così."