Non sono recensioni.

Non ambisco a recensire libri, non fa per me! 

Sono una semplice lettrice appassionata. Mi sono accorta che leggendo avevo sempre più voglia di appuntarmi delle cose, sottolineare le pagine, scrivere quello che un libro mi trasmette. Prima di riporre un libro nel suo posticino nella libreria, lo sfoglio nuovamente per ricordare tutto quello che mi ha trasmesso.  

Sono solo riflessioni. 

Niente di più! Che possono essere condivise o forse no, ma sono le mie sensazioni personali. 

Ho scoperto nel tempo che la lettura, già di per sè una grande occasione di crescita, prende ancor più senso quando le nostre riflessioni sono condivise con altre persone. 

Lettura e confronto si danno una maggiore forza! 

Finchè non ho letto Il Maestro e Margherita non ero consapevole di cosa mi stessi perdendo: una delle esperienze al contempo più assurda, intensa e sorprendente di sempre. Ci si sente frastornati come se avessimo fatto un sogno da cui ci risvegliamo ridendo e in lacrime allo stesso tempo.

Ho avuto il piacere di leggere questo libro e, talmente è stata la mia curiosità, incoraggiata da una narrazione così particolare, che la lettura è stata molto veloce.

Continua l'avventura con il gruppo di lettura dedicato alla casa editrice Einaudi. Questo mese la scaletta prevedeva un libro di Philip Roth. Il mio primo libro di Roth. E il primo incontro è andato bene, devo ammettere!

La Trilogia raccoglie, appunto, tre storie di diversi personaggi che sembrano incrociarsi tra loro e che, sembra, si incrocino con lo scrittore stesso.

La vicenda narrata in questo romanzo e' quella di Marco Carrera, protagonista principale del libro insieme alla sua famiglia ed ai suoi amori.
Le modalita' di narrazione di questa storia sono molteplici: vi e' il racconto di Marco in prima persona, attraverso le varie vicende che hanno attraversato la sua vita e quella della sua famiglia;...

Non e' il primo libro di Starnone che leggo. Qualche tempo fa avevo letto 'Via Gemito" e devo dire che, in entrambi i libri, vi e' una bella punta di ironia che accompagna la narrazione. Penso che lo scrittore utilizzi questo metodo per far staccare il lettore dalla cifra solita che, in alcuni romanzi, rischia di stancare, esorcizzando...

Roberta Scorranese ha una bel modo di scrivere che permette di entrare subito nel vivo del racconto.
L'obiettivo del libro e' quello di far conoscere, cosi' come lei la vede, la terra delle sue origini, l'Abruzzo. E lo fa mettendo su carta i racconti della nonna e della mamma, la sua vita e quella della sua...